Le proposte per tenere la mente attiva e allenata sono tantissime, dai brain training, giochi interattivi alle app facilmente scaricabili.
Si può lavorare su svariate abilità mentali, il far di conto, la velocità, il linguaggio, l’attenzione, la memoria e l’orientamento spaziale, costruiti spesso da professionisti in collaborazione con case farmaceutiche (vedi Train Your Brain). Ci sono veri e propri programmi di potenziamento delle abilità cognitive creati da team di studiosi presso università internazionali come ad esempio il team di scienziati del dipartimento di psichiatria della Mount Sinai School of Medicine, guidati da Cinthya Green, che ha sviluppato il Memory Enhancement Program.
Ma perché è così importante allenare la nostra mente? E perché per farlo si usano spesso giochi accattivanti?
Il nostro cervello invecchia. Il processo alla base è denominato apoptosi cioè morte cellulare programmata (come avviene per i cellulari che dopo 3 anni puntualmente si spengono!). Le cellule del nostro cervello, i neuroni, a partire dai 30 anni di età cominciano a degenerare e contemporaneamente diminuiscono anche le sinapsi cioè le connessioni tra neuroni: è proprio questo che fa comparire i sintomi che riconduciamo alla comune “perdita della memoria” o “perdita di lucidità” soprattutto nelle persone anziani.
Ma recenti studi, effettuati dalle neuroscienze, hanno dimostrato che queste connessioni neuronali si possono rigenerare anche nei cervelli “più vecchi”! Si parla di plasticità neuronale e sicuramente le persone che allenano, come una vera ginnastica, le proprie facoltà cognitive durante tutta la loro vita hanno più possibilità e più facilità nel costruire queste nuove connessioni e rimodellare il cervello per creare nuovi circuiti (sinaptogenesi). Il continuo rimodellamento consente di ottimizzare le prestazioni del cervello con un processo attivo che prende il nome di riserva cognitiva che allontana, così, il declino cognitivo.
Allo stesso tempo il nostro cervello va a risparmio energetico e cerca quindi di fare meno fatica possibile! Questo accade tutti i giorni in tutte le nostre attività, pensate ad esempio al tragitto per tornare a casa dal lavoro. Più passa il tempo e più siamo abitudinari nelle cose che facciamo. Non è il fatto di essere pigri (o non solo!), ma per il cervello questo è funzionale, pensate a quante cose deve gestire la nostra mente contemporaneamente in ogni istante! Quindi tutto ciò che è diverso alletta la nostra mente e la attiva semplicemente perché attira la sua attenzione.
Quindi è importante tenere attiva la nostra mente per contrastare l’invecchiamento cerebrale e per farlo si possono usare giochi interattivi (su internet o su smartphone) oppure classici giochi da tavolo (ne esistono davvero tantissimi, per tutte le età e neanche troppo costosi). Si possono anche fare attività ricreative, sociali e culturali stimolanti come leggere, praticare hobbies, suonare uno strumento musicale o imparare una nuova lingua.
…e un piccolo consiglio: cambiate strada per tornare a casa dal lavoro ogni tanto!
IL CERVELLO CHE INVECCHIA, C. Mariani, F. Clerici, S. Azarya
30 DAYS TOTAL BRAIN HEALTHD, Cinthya Green, Paperback
PSICOLOGIA DELL’INVECCHIAMENTO, R. De Beni